La rosa dei venti
- ( Dati reali aggiornati ogni 15 minuti )
La ROSA DEI VENTI
inizialmente e' formata dai quattro punti cardinali distanti
90° tra di loro:
Nord N
(settentrione, mezzanotte, borea o tramontana)
Sud S (meridione,
mezzogiorno, ostro)
Est E (levante,
oriente)
Ovest O o
West W (ponente, occidente)
In mezzo ai quattro punti cardinali a 45°
ci sono i quattro punti intermedi che formano la rosa dei
venti a otto punti:
Nord-Ovest NO o
Nord-West NW (maestrale)
Nord-Est NE
(grecale)
Sud-Est SE
(scirocco)
Sud-Ovest SO o
Sud-West SW (libeccio)
Suddividendo ulteriormente il quadrante con
altri punti intermedi equidistanti tra di loro si ottiene
una rosa dei venti a 16 punte e via di
seguito. A questi punti cardinali e suoi
punti intermedi sono associati i nomi dei venti che soffiano
da quella direzione verso il centro della
rosa, da qui il nome ROSA DEI VENTI.
Alcune bussole in commercio hanno un'immagine simile a
quella riprodotta qui sopra.
I venti uno per uno:
TRAMONTANA, è un vento freddo
proveniente da nord, particolarmente frequente in Liguria,
soprattutto in inverno, dove spira con
violenza, prevalentemente allo sbocco delle
valli, causando repentini e considerevoli cali di
temperatura.
Può verificarsi a cielo sereno, oppure con
cielo nuvoloso e precipitazioni quando è associata ad un
sistema perturbato.
Quest'ultimo caso è, appunto, quello detto
di "tramontana scura" che, nella Riviera ligure, spinge giù
dall'arco appenninico e alpino le
perturbazioni provenienti da settentrione.
Per questa ragione un proverbio ligure sentenzia: "tramuntan-na
scüa, ægua següa"
("tramontana scura, pioggia sicura").
Diverse sono le ipotesi sull'origine del
nome "tramontana" (spesso erroneamente associato al
"tramonto"), soprattutto legate alle diverse
tradizioni locali:
* secondo alcuni il nome deriva dalla
locuzione latina intra montes riferita al fatto che spira
dal cuore delle Alpi, ovvero dal nord
storicamente conosciuto
dai romani.
* secondo una diversa tradizione il nome
deriva dal paese di Tramonti (gli abitanti di Tramonti si
chiamano Tramontani), situato a nord
della repubblica marinara
di Amalfi.
* secondo altri, infine, considerando il
punto di riferimento tradizionale della Rosa dei venti, cioè
l'isola di Zante, nel Mar Ionio, il termine
"tramontana" indica i monti
dell'Albania e del nord della Grecia posti nella direzione
da cui spira il vento.
GRECALE o BORA,
è un vento catabatico nord/nord-orientale, che soffia nel
Mar Adriatico, in Grecia e in Turchia.
Il nome deriva dal fatto che è un vento
settentrionale, "boreale", a cui si rifà anche la figura
mitologica greca chiamata Borea.
La Bora è famosa soprattutto a Trieste (e
in Croazia a Fiume e Segna, in Slovenia a Aidussina) dove
soffia specialmente in inverno ed è
definita "Bora chiara" in presenza di bel
tempo o "Bora scura" in condizioni di tempo perturbato. È
detta "porta della bora"
quell'interruzione della catena alpina
(nelle alpi Giulie) tra il Monte Re (in sloveno Nanos) e il
monte Nevoso (in sloveno Snežnik).
È qui che si incanala l'aria che
letteralmente casca sull'Adriatico, investendo
principalmente Trieste
e attenuandosi a Nord e a Sud, a Monfalcone
e nella parte settentrionale dell'Istria. La bora prosegue
il suo cammino lungo la direzione
acquisita, giungendo a volte fino a
Venezia, a Chioggia in particolare, causando un vivace moto
ondoso. Questo tipo di vento può
raggiungere velocità di 150 kilometri
all'ora. Nonostante i triestini siano abituati a questa
intensità, funi e catene (un tempo, invero più
frequentemente) vengono spesso stese lungo
i marciapiedi del centro di Trieste, per facilitare il
traffico dei pedoni nei giorni di vento più
intenso. A causa della frequenza dei giorni
ventosi, gli edifici devono essere costruiti con opportuni
criteri per sopportarne la forza.
L'occasionale caduta di una tegola sui
passanti è fortunatamente una rara eccezione.
LEVANTE è un vento
generalmente debole che spira da Est verso Ovest nel
Mediterraneo occidentale. Il vento si origina nel centro
del Mediterraneo al largo delle
Isole Baleari e soffia verso Ovest per raggiungere la sua
massima intensità attraverso lo Stretto di
Gibilterra. La sua influenza è sentita fino
in Italia sul Tirreno e sulla parte centro-meridionale
dell'Adriatico. È un vento fresco e umido,
portatore di nebbia e precipitazioni,
riconosciuto come causa di particolari formazioni nuvolose
sopra la Baia e la Rocca di Gibilterra,
dove può dare provocare mare agitato e
trombe marine. Il vento può manifestarsi in qualunque
periodo dell'anno, ma ricorre
comunemente fra luglio e ottobre.
D'inverno, il Levante è spesso accompagnato da piogge forti.
Il nome del vento deriva da levante
inteso come Est, il punto cardinale da cui
ha origine. Può essere chiamato anche Euro, vento che gli
antichi confondevano con il
Libeccio-Scirocco o Scirocco.
SCIROCCO è un vento caldo
proveniente da Sud-Est che proviene dal Sahara e da altre
regioni del nord Africa. Prendendo
tradizionalmente come punto di riferimento
l'Isola di Zante (nel Mar Ionio), lo Scirocco prende il nome
dalla Siria, direzione dalla quale
spira il vento. Nasce da masse d'aria
tropicali calde e secche trascinate verso nord da aree di
bassa pressione in movimento verso est
sopra il Mar Mediterraneo. L'aria calda e
secca si mischia con quella umida del movimento ciclonico
presente sul mare ed il movimento
in senso orario spinge questa massa d'aria
sulle coste delle regioni del sud Europa. Lo scirocco secca
l'aria ed alza la polvere sulle coste
del Nordafrica, tempeste sul mediterraneo e
tempo freddo ed umido sull'Europa. Il vento soffia per un
tempo variabile da mezza giornata
a molti giorni. Molte persone attribuiscono
a questo vento effetti negativi sulla salute per via del
caldo e della polvere portata dalle coste
dell'Africa e della discesa della
temperatura in Europa (cfr. l'espressione popolare "sciroccato"
e l'esclamazione "scirocco" diffusa in
Veneto). La polvere può causare danni ai
dispositivi meccanici e penetrare negli edifici.
Questi venti soffiano più di frequente, con
velocità fino a 100 Km/h, in primavera ed autunno
raggiungendo un massimo nei mesi di marzo
e novembre. Lo stesso vento assume il nome
di jugo in Croazia e ghibli in Libia. Lo scirocco che giunge
sulle coste francesi contiene più
umidità ed assume il nome di marin.
OSTRO (dal latino Auster,
vento australe) è il nome tradizionale di un vento che spira
da Sud nel Mar Mediterraneo; è anche detto
vento di Mezzogiorno. L'ostro è un vento
caldo e umido portatore di piogge. I suoi effetti sul clima
italiano sono piuttosto deboli e poco
sensibili. L'Ostro è a volte identificato
col Libeccio o lo Scirocco ai quali è simile.
LIBECCIO è un vento di
Mezzogiorno o Ponente (spira da Sud Ovest), anche detto
Africo o Garbino. Vi sono più ipotesi sul nome, la
più diffusa, è che derivi dal fatto che
nell'isola di Zante, presa come punto di riferimento per la
denominazione dei venti, il Libeccio spira
dalla Libia (antico nome del continente
africano). L'altra, accreditata presso i linguisti, è che
derivi dall'arabo lebeg.
Il nome Garbino è utilizzato nell'area
orientale dell'Emilia Romagna, nel nord delle Marche e in
Abruzzo. In Friuli, nella Venezia Giulia,
in altre aree delle Marche e in
Dalmazia è chiamato Garbin.
PONENTE anche detto Zefiro o
Espero è un vento del Mar Mediterraneo che spira da Ovest. È
il vento caratteristico delle
perturbazioni atlantiche che attraversano
il mediterraneo da ovest verso est. I suoi effetti sono
sentiti soprattutto sul Mar Tirreno e sul
Mare Adriatico centro-meridionale.
Il Ponente è un vento fresco tipico dei
pomeriggi estivi; così come il Libeccio può essere portatore
di maltempo. Un vecchio provèrbio
dice: "Ponènte, case di pescator contènte".
Questo significa che, con il vènto di Ponènte, il mare è
péscoso.
MAESTRALE è un vento
generalmente freddo e secco che spira da Nord-Ovest, tipico
della stagione invernale, che soffia con
particolare frequenza soprattutto in
Sardegna e nella Valle del Rodano, in Francia, dove e'
conosciuto come Mistral. Si chiama così
perché in direzione Nord-Ovest rispetto
all'isola di Zante (punto di riferimento della Rosa dei
Venti), vi è Venezia, la via maestra dal
porto di origine.
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